TENSEGRITA'
KLEIN
“Se si costruisce un modello di Tensegrità e si modifica la tensione in un solo elemento, ad esempio un elastico, questo cambiamento di tensione verrà trasferito a tutti gli altri elementi, E' interessante. Se c'è troppa tensione in un muscolo, e si può assumere che questo influenzi altri muscoli, legamenti e fasce. Potrebbe perciò essere interessante per l'osteopatia"
Tensegrità: significato
Per tensegrità, si intende un sistema composto da elementi cilindrici ed elementi elastici, disposti in modo tale da stabilizzare la struttura che concorrono a creare.
Pensate ad una tenda da campeggio a cupola, composta dal telo e dai bastoncini. I bastoncini rappresentano i nostri elementi discontinui (in costante compressione), mentre il telo, rappresenta le strutture continue in continua tensione.
In caso di urto, sarà tutta la struttura ad assorbire la forza applicata e non solo dall’elemento che riceverà l’urto stesso.
Tensegrità applicata all'osteopatia
La visione osteopatica risulta essere molto affine alla visione del corpo come un sistema tensegrile.
I sistema miofasciale, ad esempio, rappresenta una componente pressoché unica, in tensione, che si distribuisce su tutto il corpo.
Una qualsiasi tensione focale, può alterare l’intero sistema, andando a creare cambiamenti, e quindi disfunzioni.
Entrando più nel merito del trattamento osteopatico, partendo da una visione di insieme, visualizzando il corpo umano come sistema tensegrile, tale trattamento deve avere lo scopo di ristabilire il corretto equilibrio, indipendentemente dalla tipologia di trattamento usato (craniosacrale, strutturale, viscerale, fasciale).
Questo perché, agendo su un sistema tensegrile, qualsiasi trattamento avrà azione sia sugli elementi in trazione che sugli elementi in compressione.
Sarà il corpo, a trattamento terminato, a ricercare e ristabilire una corretta omeostasi.
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